TERAMO – Anche i dipendenti di Banca Tercas e di Banca Caripe intenteranno azioni di responsbilità nei confronti della ex governance della Tercas, finita nell’occhio del ciclone per il default da 600 milioni di euro che ha portato la banca sull’orlo del fallimento. Almeno è questa l’intenzione della Fiba-Cisl dei due istituti – che oggi fanno parte del gruppo Banca Popolare di Bari – che avvia una consultazione tra gli iscritti e comunque tra tutti i dipendenti, dopo un’attenta verifica «sulla possibilità di esperire presso i competenti organi un’azione giudiziaria tesa alla declaratoria di responsabilità degli ex amministratori del gruppo Bancario Tercas». Alla base dell’iniziativa di responsabilità, che si aggiungerebbe a quella intentata oltre che da Bankitalia (per il recupero di ingenti somme in perdita) anche da numerosi clienti, ci sono quelle perdite causate ai dipendenti su varie voci retributive (tra le quali, esemplificativamente, il Vap 2011). Dunque la Fiba-Cisl ha affidato all’avvocato Maurilio-D’Angelo del Foro di Roma, l’incarico di rappresentare gli interessi di tutti i bancari Tercas e Caripe che vorranno aderire all’iniziativa. «Le negative vicende (ormai note ai più) che hanno determinato la perdita di autonomia del gruppo Tercas e privato il territorio di due importanti istituti di credito – si legge nella nota della Fiba, firmata dai dirigenti regionali Claudio Bellini e Mauro Cirilli -, hanno messo in serio pericolo i livelli occupazionali dell’ex Gruppo Bancatercas ed hanno danneggiato notevolmente finanche l’immagine di tutti i dipendenti. Tale iniziativa, ovviamente, si propone l’obiettivo (anche per una maggiore forza “politica”) di coinvolgere tutti i colleghi, indipendentemente dalla iscrizione alla Fiba Cisl, auspicando la collaborazione di tutte le sigle presenti nelle due banche». Il sindacato sta organizzando anche due assemble nei rispettivi istituti di credito per illustrare al personale dipendente l’iniziativa legale.
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